Una biblioteca dei sapori

Cos’hanno in comune il Registro delle Specie protette e le antiche ricette?

Non sono solo gli animali a scomparire, ma anche i cibi e i sapori. Sapevi che esiste anche un “Registro del Cibo” internazionale, un catalogo online chiamato “L’Arca dei Sapori” che raccoglie circa 5 mila alimenti biologici e in via di estinzione di tutto il mondo?

Ne abbiamo scelti 5 che si possono ancora trovare e degustare in Russia:

1. Il cavolo Kolomenskaya è una varietà di cavolo bianco che è stata creata nel XVIII secolo nel villaggio di Kolomenskoye, non lontano da Mosca. Ideale per la salamoia e le conserve.

2. Lo sbiten di Suzdal – il primo “tè” russo. È fatto con acqua, miele ( che deve essere necessariamente locale) e varie spezie – cannella, cardamomo, zenzero, alloro, chiodi di garofano e foglie di ribes nero.

3. Formaggio e ricotta di Tuva fatti con latte di yak – il latte di yak è più grasso di quello di mucca e più delicato nel gusto. Ricorda i nomi delle prelibatezze che si producono usando questo latte: bshtaka (formaggio di latte intero), aarji (cagliata di latte acido), kuruta ( ricotta).

4. L’omul del Baikal: un pesce raro del genere dei coregoni. Vive nel lago Baikal e nei fiumi che vi sfociano. Il tenero filetto di omul è incredibilmente delizioso e non troppo grasso. Consigliamo di assaggiare l’omul affumicato a caldo.

5. Mantak della Chukotka – pelle e grasso di balena. Il mantak, finemente tritato, viene consumato crudo, bollito, sottaceto e affumicato come antipasto o con una zuppa oppure un secondo piatto. Il sapore ricorda lardo e funghi.

Per gli adepti del recupero delle tradizioni culinarie russe, a Mosca c’è il ristorante Uhvat. Qui potete vedere i cuochi preparare in una cucina aperta una kasha di grano saraceno fragrante e friabile con capretto o funghi, cuocere un delizioso pane di zucca e grano saraceno, fare il burro chiarificato o l’antico dessert russo “varenyets”.

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